Monte Cabianca, Via XXV Alpina Excelsior

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La Linea della via

Difficoltà: TD, VII (VI+/A0), R3, III – 8 lunghezze

Primi salitori: D. Rota, M. Arezio, 28/08/1988

Dislivello: Mt 220 circa

Sviluppo: Mt 250 circa

Avvicinamento: h 2/2.30 da Carona, h 1.30 dalla diga

Tempo di percorrenza: h 4/5

Esposizione: Nord

Chiodatura: sufficiente a chiodi, soste a spit fix.

Materiale utile: NDA, 10 rinvii, serie di friends fino al 3 Camalot, martello e chiodi utili ma non indispensabili.

Valutazione: ⭐⭐⭐⭐

DESCRIZIONE GENERALE

Questa salita per anni è rimasta nell’oblio (ad oggi una sola ripetizione); merita invece maggiore frequentazione per la linea molto logica e l’ambiente isolato. Supera la bella parete nord del Cabianca nel suo centro lungo placche, diedri e fessure di ottima roccia con chiodatura limitata e passi non banali.

Periodo consigliato: da inizio luglio a fine ottobre

ACCESSO

In auto, dall’autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Dalmine proseguire fino a Villa d’Almè, prendere la Provinciale della Valle Brembana in direzione di San Pellegrino Terme e seguire le indicazioni per Carona-Foppolo.

AVVICINAMENTO

Da Carona seguire le indicazioni per rifugio Calvi, percorrendo il sentiero 210A, dal lago di Fregabolgia (1953m) attraversare lo sbarramento artificiale e salire lungo il sentiero n. 210A in direzione del Lago Cabianca (2149m). Poco prima del lago salire direttamente verso l’evidente parete nord: l’attacco della via si trova al suo centro, alla base di una evidente placca giallastra lisciata dalla neve (piccolo nevaio presente; 2350m circa, bollo su placca, ore 1,15 – 1,30 dalla diga).

SALITA

L1) Aggirare le lisce placche basali salendo lungo un canalino di roccia rotta a sx delle stesse per circa 6-7m fino ad una piccola cengia; attraversare a dx 7-8m fino ad un diedrino; salirlo direttamente ed uscire verso dx alla sosta (S1 su 2 spit fix ad anello, 45m, II, III+/IV, 3 ch).

L2) Spostarsi nel diedro a dx e risalirlo per 5 metri fino ad uscire su una cengia a dx. Attraversare 2m a dx e salire ad un chiodo, poi facilmente in diagonale verso sx fino alla grossa cengia di massi: sosta evidente a circa metà cengia (S2 su 2 spit fix ad anello, 35m, III/IV, 1 ch)

L3) Dalla sosta spostarsi 3m a sx, dietro uno spuntone fessurato, e salire un muretto per 5m fino ad un chiodo; attraversare orizzontalmente a dx superando uno spigolo fino a raggiungere una placca liscia, salirla e continuare direttamente lungo il bel diedro fessurato fino al terrazzino di sosta (S3 su 2 spit fix ad anello, 40m, V/V+, 4 ch).

L4) Superare la placca a dx della sosta con passaggio delicato poi verticalmente fino a raggiungere l’evidente lama/fessura; risalirla con bella arrampicata fino alla sosta alla base di un grosso spuntone (S4 su 2 spit fix ad anello, 20m, VI (un passo), V, 2 ch).

L5) Aggirare lo spuntone a dx e raggiungere una fessura/diedro, risalirla fino a quando diventa camino, uscire a sx e salire una placca compatta impegnativa, rientrando poi nel diedro fessurato a dx fino alla sosta su terrazzino (S5 su 2 spit fix ad anello, 30m, V, VI, V, 4 ch).

L6) Salire la placca soprastante seguendo un facile canalino in leggera diagonale da sx a dx fino ad un chiodo, dal quale verticalmente fino alla sosta sotto un diedro arancio (S6 su 2 spit fix ad anello, 30m, III, 1 ch).


L7) Salire il diedro per 5m fino a quando strapiomba, uscendo a dx su un pulpito; salire direttamente il muro verticale con arrampicata impegnativa fino ad una zona più facile dalla quale, con traversata a sx, si raggiunge il canale di uscita (S7 su 2 spit fix ad anello, 30m, VI+/VII, 8 ch).


L8) Continuare facilmente lungo il canale fino in vetta (S8, 35m, I/II).

DISCESA

Lungo la via normale: seguire l’evidente cresta verso est (bolli), inizialmente su erba e rocce poi più rocciosa ed affilata, fino a raggiungere una evidente selletta. Scendere verso nord su sfasciumi e tracce di passaggio per circa 50 metri quindi, sempre lungo rocce e sfasciumi, seguire una ripida traccia bollata in direzione nord ovest fino a collegarsi con il sentiero di salita nella evidente piana erbosa sotto il lago Cabianca; da qui raggiungere la diga (ore 1,30 fino alla diga di Fregabolgia).