Monte Piezza, Via Ottobre Rosso

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Michele Cisana durante una ripetizione

Difficoltà: 6c+ (6a+/A0 obbl.) – 8 lunghezze

Primi salitori: M. Cisana, L. Natali, P. Scotti, 11/11/2006

Sviluppo: Mt 250 circa

Avvicinamento: h 0.45

Tempo di percorrenza: h 3/4

Chiodatura: spit fix 10mm e chiodi.

Materiale utile: NDA, 2 corde da 50m, 13 rinvii, una serie completa di Friends fino al n°3 Camalot.

Periodo consigliato: primavera ed autunno.

DESCRIZIONE GENERALE

Bella via, in luogo abbastanza appartato e solare, interessante ed impegnativa. La chiodatura è sempre ottima e sicura, ravvicinata nei tratti impegnativi e più distanziata dove meno difficile.

ACCESSO STRADALE

Dalla statale che da Colico porta a Sondrio, superato il centro abitato di Morbegno, svoltare a sx all’altezza di un ponte in cemento a tre arcate e seguire le indicazioni per S. Martino in Val Masino.

Nell’abitato di Filorera, subito dopo la strettoia, quando la strada principale svolta a sx, proseguire dritto seguendo i cartelli che indicano Predarossa – Rif. Ponti.

Seguire la strada fino a quando questa svolta a dx per passare sul lato opposto della valle, in loc. Valbiore. Parcheggiare l’auto nell’evidente posteggio a destra.

AVVICINAMENTO

Ritornare sulla strada verso Filorera e, in corrispondenza del muro di contenimento, individuare un sentierino (ometto) che sale molto ripido nel bosco e che in circa 10 minuti porta sulla vecchia strada per Predarossa, ora ostruita dalla frana. Seguirla fino a quando questa è nuovamente ostruita dalla frana.

Risalire per un centinaio di metri lungo i massi della frana verso sx seguendo i numerosi ometti e bolli blu, quindi deviare a sx (ometto) nel bosco e continuare per evidente sentiero fino a dei paletti con filo spinato in una zona più aperta.

Continuare dritti per qualche metro e quindi deviare a dx (ometto) per traccia più ripida fino ad incontrare una placca un po’ esposta che si attraversa senza difficoltà arrivando poi contro la parete.

Costeggiare la parete fino a che il sentiero scende qualche metro ad un grosso sassone piatto.

Spit visibile a tre metri da terra (0h45).

SALITA

L1) Rimontare la cengetta verso dx quindi, con un passo delicato in placca, raggiungere una zona fessurata che si segue fino ad una fessura, dalla quale si traversa a sx in sosta (25m, VI, V+, 4 spit).

L2) traversare orizzontalmente a sx in placca qualche metro, poi in verticale entrare e risalire il bellissimo diedrino fino ad una cengia erbosa. Attraversarla brevemente e risalire un muretto fessurato fino alla sosta (35m, VI, 5 spit).

L3) attraversare una zona erbosa quasi pianeggiante, quindi risalire la bellissima fessura/diedro sulla dx con facile ed entusiasmante dulfer, uscire in placca a sx e risalirla fino alla sosta posta sulla placca superiore a dx sopra alcuni alberelli (45m, IV, V, 2 spit).

L4) salire la bella placca a tacche sopra la sosta, superare un muro ripido e poi obliquare a dx ad una fessura che si segue fino ad uno strapiombino; salire un diedrino su roccia gialla/rossa scivolosa fino sotto in grande tetto, obliquando poi più facilmente verso dx fino all’evidente terrazzo di sosta (50m, 6a/6a+, 6c+, 10 spit).

L5) salire la bella placca appoggiata fino a raggiungere una bellissima lama/fessura; risalirla con splendida dulfer faticosa fino alla sosta (40m, 6a, 6a+, 5 spit).

L6) salire la facile placca verso dx fino a raggiungere la successiva più ripida che si sale verticalmente con qualche passo iniziale delicato, poi più facilmente obliquando a sx fino alla sosta (40m, 6a, 4 spit).

L7) salire la placca verticale molto lavorata fino ad un alberello; continuare per terreno più facile e per placche e qualche lama raggiungere la sommità della struttura dove si sosta (40m, V+, 4 spit).

DISCESA

Con 8 corde doppie lungo la via di salita.

NOTE

Riferimenti bibliografici: Gaddi A., Masino Bregaglia – Regno del Granito – Volume II

Cartografia: Kompass, foglio 92 – Chiavenna, Val Bregaglia – scala 1:50.000