Monte Qualido, Via Impressioni di Settembre

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Difficoltà: 6c+ (6b obbl.) – S2 – III – 13 lunghezze

Primi salitori: M. Cisana, P. De Nuccio, A. Mastellaro, A. Guzzetti, estate 2022 – 2023

Sviluppo: Mt 500 circa

Avvicinamento: h 2.15

Tempo di percorrenza: h 5/7

Chiodatura: in via 59 spit fix inox 10mm, soste a spit fix inox con anello.

Materiale utile: NDA, 2 corde da 60m, 10 rinvii, serie di friends fino al 2 BD Camalot.

Periodo consigliato: estate.

DESCRIZIONE GENERALE

Arrampicata tecnica su placche e muri di granito perfetto in ambiente da favola! Linea logica ed evidente che, nella parte alta, supera in modo astuto una fascia di tetti all’apparenza inaccessibile. Alcuni tiri sono stupendi! Le difficoltà omogenee e l’ottima chiodatura la rendono una delle vie più facili della parete. La salita è stata dedicata a Teo & Giò, amici ed Istruttori della Scuola di alpinismo “L. Pellicioli” del CAI Bergamo periti nel settembre 2021 sul Pizzo Badile.

ACCESSO STRADALE

Dalla statale che da Colico porta a Sondrio, superato il centro abitato di Morbegno seguire le indicazioni per S. Martino in Val Masino.

Oltrepassato il centro del paese, prendere una traversa verso destra seguendo i cartelli per la Val di Mello. Seguire la stretta strada, che poi diventa di ciottolato e sterrata nel suo termine, fino al grosso parcheggio, ove si lascia la macchina poco prima della trattoria “Gatto Rosso”.

Al momento (2023) l’accesso alla strada che porta al Val di Mello ha un costo di 12€ e i pass sono limitati (40 al giorno). In alternativa si può posteggiare a S. Martino e in 30 min raggiungere il parcheggio.

AVVICINAMENTO

Dal Gatto Rosso (1060m circa) raggiungere la fraz. Cà di Carna ed imboccare il sentiero evidente che sale in Val Qualido. Salirlo fino a superare il torrente (corda fissa) e raggiungere l’Hotel Qualido (1850m circa; 1h30 circa). Non salire verso la parete ma continuare a seguire la lieve traccia di sentiero che riattraversa il torrente e risale ora il versante sx orografico della valle.

Poco prima di giungere all’evidente selletta che divide i due rami della valle (sasso con bollo CAI e freccia blu), attraversare a sx su gande e lievi tracce di sentiero in direzione dell’evidente valletta dalla quale scende il torrente, puntando alla parete in alto a sx (attacco della via dei Morbegnesi); recuperata una traccia, risalirla ripidamente fino ad un evidente ricovero per bestiame poco oltre il quale, attraversando a sx in piano (ometti evidenti), si raggiungono le grandi placche superiori appoggiate.

La via attacca nel punto in cui le placche formano una grossa cengia, nelle vicinanze del piccolo rigagnolo che costeggia la parete (ore 2,15 circa dal Gatto Rosso, grosso ometto, freccia blu, 2100m circa).

SALITA

L1) 60m, 3a, nessuna protezione – il mare di granito

Salire le evidenti placche appoggiate senza difficoltà fino alla sosta su cengia.

L2) 45m, 4c, 5c, 2 spit – primi passi

Continuare in leggero obliquo a dx superando una scaglia rovescia fino a

raggiungerne una seconda; diritti lungo la placca obliquando poi a sx fino alla sosta.

L3) 55m, 6a/6a+, 9 spit – il muro a funghi

Salire la placca in diagonale a sx fino ad un tettino, continuare lungo la fessura alla

sua dx e poi direttamente lungo un bellissimo muro lavorato. Tiro stupendo.

L4) 45m, 6b, 6 spit – il muro grigio

Superare il risalto sopra la sosta e poi facilmente fino ad una cengia erbosa sotto un

muro compatto; salire il bellissimo muro, obliquando poi leggermente a sx e quindi

lungo una fessura a sx fino alla sosta sotto il grande tetto.

L5) 45m, 5c, 5 spit, 1 chiodo – il traverso sospeso

Spostarsi a dx per circa 5m per salire una placca compatta sospesa che si supera in

diagonale da dx a sx, continuando poi più facilmente lungo il filo dello spigolo fino

ad un prato. Sostare su una grande lama.

L6) 50m, 5c, 4 spit – sul dorso dell’elefante

Salire lungo la facile placca a lame fino ad una cengia; continuare direttamente sul

muro soprastante fino ad una lama rovescia, attraversare a sx per qualche metro e

salire diritti ad uno spit dal quale si supera la bella placca compatta fino alla sosta

sotto un tettino.

L7) 20m, 5c, 2 spit – la cengia dei rododendri

Salire direttamente sopra il tettino fino ad uno spit poco evidente, quindi attraversare

in diagonale a dx alla sosta posta sulla cengia sotto la fascia di tetti.

L8) 30m, 6c+, 6 spit – la porta del paradiso

Superare con decisione il tettino ed il successivo muro compatto; con passo

impegnativo raggiungere una fessura e continuare qualche metro lungo la stessa

fino quando finisce; in placca a sx (passo chiave), poi diritto fino ad una piccola

cengia, dalla quale in diagonale a sx si raggiunge la sosta appesa (tiro continuo,

30m, 6b/c, passo 6c+, 6 spit, tiro chiave).

L9) 30m, 6b/6b+, 6 spit – le lame rovesce

Attraversare a dx sotto la lama rovescia in piena esposizione, quindi lungo placche

e lame fino ad un tettino; superarlo e continuare lungo una placca fino alla sosta

appesa sopra una serie di lame rovesce. Tiro stupendo.

L10) 35m, 6b, 6a, 6a+, 8 spit – la placca sospesa

Salire diritti con passo impegnativo poi a sx ad un tettino; superarlo e salire in

diagonale a sx la stupenda placca sospesa fino ad una spaccatura nel tetto; con

passi atletici, superare il tetto ed uscire sulla placca appoggiata superiore. Tiro stupendo.

L11) 40m, 6b, 5 spit – passi di danza

Diritto lungo la bellissima placca che si supera con arrampicata tecnica su piccoli

cristalli, uscendo poi verso sx ad una cengia erbosa.

L12) 40m, 6a, passo di 6b, 6 spit – il muro finale

In placca fino a raggiungere un piccolo tetto, attraversare a sx fino al suo termine e

superarlo con passo di decisione; seguire una rampa verso dx e poi una placca che

si sale fino in sosta.

L13) 10m, 4a – l’urlo di vetta A dx lungo diedrini erbosi fino a raggiungere un piccolo intaglio sulla cresta.

DISCESA

Lungo la via con 10 corde doppie.

Da S13 direttamente a S11, da S11 a S10; da S10 a S8, da S8 a S7, da S7 a S5; continuare poi lungo le soste della via.