Monte Grabiasca, Sperone Centrale

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La Linea della via

Difficoltà: D-, V-, R3, III – 9 lunghezze

Primi salitori: M. Cisana, C. Gambardella, I.Viganò; M. Pezzoli, M. Domenghini, 23 e 30/09/2017

Dislivello: Mt 300 circa

Sviluppo: Mt 420 circa

Avvicinamento: h 4/5 da Carona, h 2 dal rifugio

Tempo di percorrenza: h 3/4

Esposizione: Nord

Chiodatura: sufficiente a chiodi, soste a spit fix.

Materiale utile: NDA, serie di friends fino al 3 Camalot.

Valutazione: ⭐⭐

DESCRIZIONE GENERALE

Facile salita che supera lo sperone centrale che scende dal versante nord del Monte Grabiasca lungo uno scenografico diedro iniziale ed una facile ed esposta traversata. La roccia, inizialmente discreta ma ripulita, diventa sempre più buona man mano che si sale. Bella e su ottima roccia la fessura del 6° tiro. Attenzione al molto detrito presente sulle cenge.

Periodo consigliato: da inizio luglio a fine ottobre

ACCESSO

In auto, dall’autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Dalmine proseguire fino a Villa d’Almè, prendere la Provinciale della Valle Brembana in direzione di San Pellegrino Terme e seguire le indicazioni per Carona-Foppolo.

AVVICINAMENTO

Da Carona (BG) seguire la strada o il sentiero CAI n. 210 al Rif. Calvi (2015m, ore 3 circa). Dal rifugio si segue il sentiero delle Orobie in direzione del Passo Valsecca – Rif. Brunone fino all’altezza dell’evidente piano erboso con laghetto poco sotto il Passo. Lasciare il sentiero e dirigersi verso l’evidente sperone di roccia posto un centinaio di metri a sx del canale nord. Per ripidi ghiaioni si perviene alla base di un evidente e caratteristico diedro posto 20m a dx di un camino canale strapiombante (2450m circa, selletta rocciosa con ometto e chiodo evidente, ore 2 dal rifugio).

SALITA

L1) Salire sul fondo del diedro per circa 15m (2 chiodi); quando diventa più liscio, spostarsi in diagonale a dx su roccia più appigliata (chiodo) quindi diritto su roccia delicata (spit) fino alla sosta (S1 su 2 spit fix ad anello, 45m, III/III+, 3 ch, 1 fix; roccia delicata).

L2) Salire direttamente sopra la sosta per circa 5m (chiodo), obliquando poi verso sx nel diedro fino a raggiungere un’evidente selletta posta alla fine del diedro (S2 su 2 spit fix ad anello, 30m, III+, 2 ch).

L3) Dalla sosta attraversare in orizzontale a sx lungo una facile ma esposta cengia che taglia la parete tra due fasce di tetti fino a raggiungere lo spigolo di dx dell’evidente rampa dove sale la via Longo – Bramati (S3 su 2 spit fix ad anello, 30m, facile, 2 ch).

L4) Salire diritto appena a sx del filo dello spigolo su risalti rocciosi fino alla base di una placca verticale (S4 su 2 spit fix ad anello, 55m circa, II, balze rocciose e sfasciumi).

L5) Continuare verticalmente sopra la sosta per balze rocciose e sfasciumi puntando all’evidente fessura verticale, fino a raggiungerne la base (S5 su 2 spit fix ad anello, 55m, II).

L6) Obliquare leggermente a sx e prendere la fessura apparentemente difficile ma ben appigliata; seguirla con bellissima arrampicata fino in sosta (S6 su 2 spit fix ad anello, 40m, IV+/V-, 2 ch).

L7) Salire diritti sopra la sosta per balze e sfasciumi fino a reperire la sosta (S7 su 2 spit fix ad anello, 50m, II).

L8) Salire un paio di metri sopra la sosta, seguire la cresta verso sx e risalire il primo diedro fino alla base di una placca (chiodo con cordone); traversare a dx utilizzando la fessura per le mani fino a raggiungere un altro diedro che seguito porta in sosta (S8 su 2 spit fix ad anello, 55m, III+, 1 ch con cordone).

L9) Continuare verticalmente sopra la sosta per facili risalti sino alla sosta posta a circa 20m dalla vetta (S9 su 2 spit fix ad anello, 55m, II).

Per facile cresta fino alla vetta.

DISCESA

Dalla vetta scendere verso dx (sud ovest) all’intaglio dove esce il canale nord, risalire la cresta opposta con qualche facile passo su roccia e raggiungere la croce dell’anticima sud. Da qui si scende lungo l’erbosa cresta Sud-Ovest che, in alcuni tratti ripida e rocciosa, porta al Passo di Grabiasca (2430m). Dal passo per tracce di sentiero fino al Rif. Calvi (ore 1,30 circa).

NOTE

Roccia discreta su tutta la via tranne la fessura del 6° tiro; da consigliare solo a chi si muove con disinvoltura sulla classica roccia fratturata Orobica.