Monte Valrossa – Via Andrea e Berto

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La Linea della via

Difficoltà: TD-, V/VI, R3, II – 5 lunghezze

Primi salitori: M. Cisana, M. Cornago, 02/07/2021

Dislivello: Mt 140

Sviluppo: Mt 150

Avvicinamento: h 2/2.30 da Carona, h 0.45 dalla diga

Tempo di percorrenza: h 2/2.30

Esposizione: Nord Est

Chiodatura: completamente da proteggere (1 chiodo in via), soste a spit fix con anello.

Materiale utile: NDA, serie di friends fino al 3 Camalot (utile ma non indispensabile raddoppiare le misure medio/piccole).

Valutazione: ⭐⭐⭐⭐

DESCRIZIONE GENERALE

La via sale lungo un bellissimo ed estetico diedro che sembra essere stato creato apposta per arrampicare! Come per la vicina via “Flavio e Filippo”, presenta un’arrampicata classica lungo diedri e fessure di ottima roccia. La scalata è sempre tecnica, mai atletica ed è stata lasciata attrezzata solo alle soste: i tiri sono completamente da attrezzare. Ambiente solare e tranquillo.

Periodo consigliato: da inizio giugno a fine ottobre

ACCESSO

In auto, dall’autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Dalmine proseguire fino a Villa d’Almè, prendere la Provinciale della Valle Brembana in direzione di San Pellegrino Terme e seguire le indicazioni per Carona-Foppolo.

AVVICINAMENTO

Da Carona (BG) seguire la strada o il sentiero CAI n. 210 per il Rif. Calvi fino a raggiungere lo sbarramento della diga di Fregabolgia (1957m, ore 1,45 – 2 circa); attraversare la diga e, seguendo l’evidente sentiero CAI n. 210A, raggiungere il lago Cabianca (2149m). La parete, ora evidente, si trova proprio di fronte al lago; salire per ripido ghiaione in diagonale fino a raggiungere una evidente nicchia gialla, posta a circa metà parete, sotto la direttiva del grande diedro centrale (ore 0,45 dalla diga; ora 2,30 circa da Carona).

L’attacco è posto circa 2m a dx della nicchia, sotto una evidente linea di facili fessure (ometto e scritta, 2300m circa).

SALITA

L1) Salire lungo la fessura e continuare più facilmente rimanendo sullo spigolo che borda a sx l’evidente rampa/canale di roccia rotta; la sosta è posta nel canale a sx, circa a tre/quarti dello stesso (S1 su spit fix ad anello, 20-25m, III).

L2) Attraversare 3m a dx sino a raggiungere un grosso masso incastrato; rimontarlo e seguire l’evidente fessura/camino con bella arrampicata verticale continuando poi nel diedro fino alla sosta (S2 su spit fix ad anello, 30m, V/V+).

L3) Salire in diagonale a sx lungo la placca fessurata e continuare poi lungo la splendida fessura di fondo del diedro fino ad una zona più facile (S3 su spit fix ad anello, 30m, IV/V).

L4) Continuare direttamente su placche fessurate fino ad un muretto, superarlo e raggiungere la cengia; la sosta è posta sulla parete di fronte, alla base di una evidente fessura verticale (S4 su spit fix ad anello, 30m, IV/V)

L5) Salire lungo la bella fessura, continuare poi su muro a tacche (1ch) e lungo una splendida fessura; superare un piccolo bombamento e, sempre per fessura, uscire su terreno più facile fino alla sosta (S5 su spit fix ad anello, 35m, V/VI, tiro molto bello!).

DISCESA

  1. con due mezze corde: da S5 a S4 in cengia, da S4 a S2 della via “Flavio e Filippo”, da S2 alla base.
  2. con corda intera: lungo la via

NOTE

Nonostante i gradi siano abbordabili e le soste siano tutte ottimamente attrezzate, la via deve essere affrontata da arrampicatori preparati che abbiano una buona capacità nell’utilizzo delle protezioni mobili (nuts e friends) in quanto completamente da attrezzare.